Si torna ad impugnare le armi e a sparare a Frattaminore, nell’area Nord di Napoli. Nella notte tra il 25 e il 26 aprile, a poche ore dal blitz che ha portato all’arresto di boss e affiliati dei clan Monfregolo e Cristiano, sono stati esplosi quattro colpi d’arma da fuoco contro un garage in via Rosselli. 

Frattaminore, tornano a parlare le armi: sparatoria contro un garage

Il rumore degli spari ha squarciato il silenzio della notte, svegliando di soprassalto numerosi cittadini, i quali hanno subito allertato le forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti i poliziotti del commissariato di Frattamaggiore che hanno trovato due ogive sul manto stradale ed eseguito i rilievi di rito.

Subito sono state avviate le indagini per fare luce sulla vicenda e chiarire se si sia trattato di un avvertimento da parte della camorra locale. Intanto, sono stati moltiplicati i pattugliamenti e gli appostamenti in tutta la zona da parte delle forze dell’ordine che operano sul territorio.

Solo poche ore prima, nella vicina Arzano, i Carabinieri avevano eseguito un’importante operazione che ha portato all’arresto di 27 persone e allo smantellamento di ben tre piazze di spaccio. Una risposta forte dello Stato contro una criminalità organizzata che, negli ultimi mesi, ha trasformato l’area Nord di Napoli – in particolare le città di Arzano, Frattamaggiore e Frattaminore – in una vera e propria polveriera, tra bombe, agguati e minacce. Anche contro un prete di Caivano: don Patriciello, al quale è stata affidata anche una scorta per tutelare la sua incolumità.

Tra i destinatari dei provvedimenti figura anche Pasquale Cristiano, a capo dell’omonimo gruppo criminale, arrestato nel giugno dell’anno scorso. Sottoposto ai domiciliari aveva sfilato per le strade di Arzano in Ferrari in occasione dei festeggiamenti per la comunione del figlio.

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