In trecento percepivano il reddito di cittadinanza senza averne i requisiti. E’ la scoperta fatta dalla Polizia di Stato che ha permesso a Cagliari di scoprire una maxi-truffa ai danni dell’Inps da 8 milioni di euro. I beneficiari sono cittadini stranieri che si sono avvalsi di un C.A.F. compiacente per ottenere il sussidio.

Scoperti 300 furbetti del reddito: maxi-truffa da 8 milioni di euro

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori cagliaritani, gli indagati hanno ricevuto complessivamente oltre 8 milioni di euro grazie alla presentazione di false autocertificazioni. Sarebbero stati 600 euro al mese, per circa 3 anni, cioè dal 2019, la somma che indebitamente i 300 truffatori percepivano dall’Inps. L’ente di previdenza ha già avviato le procedure per la revoca del beneficio e per recuperare gli importi versati.

Il meccanismo era ormai collaudato. Per ottenere il Reddito di cittadinanza gli indagati autocertificavano falsamente di essere in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo o di avere la residenza in Italia da almeno dieci anni, di cui gli ultimi due continuativi. I controlli sul possesso dei requisiti mancavano e quindi gli extracomunitari riuscivano facilmente a ottenere il via libera alla domanda.

In Italia per chiedere il Reddito

L’accesso al sussidio era così semplice che alcuni degli indagati sono venuti appositamente in Italia per chiedere il Reddito. Poi, una volta ottenuto con false certificazioni, rientravano nel paese di origine portando con sé la carta del reddito delle Poste sulla quale veniva caricato mensilmente il danaro dall’Inps.

continua a leggere su Teleclubitalia.it
resta sempre aggiornato con il nostro canale WhatsApp