Napoli. Non tutto ciò che luccica è oro. Gli affari sbagliati e una vita di eccessi, tra sfarzo e lussi vari, hanno portato Gigi D’Alessio sul lastrico finanziario. Le sue società sono esposte per 25 milioni di debiti (contro i 20 milioni di dischi venduti). E hanno fatto scricchiolare l’amicizia con Valeria Marini, a cui deve ben 200mila euro. Ma la prossima settimana si dovrebbe firmare l’accordo: acconto da 30mila euro e rate da 5mila mensili. “Canterò e farò concerti per pagarmi i debiti per i prossimi 15 anni”, dice il cantante napoletano al Corriere della Sera.

Onorerò gli impegni in attesa che qualcun altro onori i suoi nei miei confronti. Perché io sono la vittima e non il carnefice”, ribadisce. Facendo un conto tra i mutui con Unicredit, Mps,Popolare Milano e altre banche creditrici o il leasing Unicredit per la Ferrari California o la transazione da 300mila euro con la Bmw per un’altra auto di lusso, D’Alessio non dovrebbe percepire un euro per i prossimi 15 anni di lavoro.

Ville in Sardegna, terreni, appartamenti e società sono stati tutti pignorati. Un decreto ingiuntivo è arrivato anche a Mondadori, Mediaset, Siae, Sony per il debito con la Marini. Mentre per il leasing con Unicredit, la banca ha pignorato tutte le somme Siae dovute al cantante, che probabilmente potrebbe decidere di affidare la gestione delle royalty alla start-up Soundreef, per aggirare il problema.

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