Dopo la debacle alle ultime elezioni politiche, il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, ha deciso di dimettersi. Ad annunciarlo in antemprima Repubblica. Ma il portavoce al momento smentisce: “Al momento non ci risulta”.

Determinante in questa scelta sarebbe stata la sconfitta sancita dalle urne nella giornata di tornata elettorale. Il PD si attesta intorno al 18 %, al di sotto del 20 %, che era considerata la soglia “psicologica” da analisti e opinionisti al di sopra della quale Renzi avrebbe salvato la sua leadership tra i dem.

Rispetto alle elezioni europee del 2014, il Partito Democratico ha perso più della metà dei suoi consensi. La scissione consumata da Liberi e Uguali e la sconfitta al referendum del 2016 hanno indebolito progressivamente la forza elettorale dei democrat.

Il segretario del Pd parlerà nel pomeriggio: una conferenza stampa in cui dirà la sua sul risultato elettorale e farà il punto sul suo futuro a capo del partito. L’ipotesi di un passo indietro era stata scartata alla vigilia del voto. Alla luce dei dati, la parola “dimissioni” ha cominciato però a circolare fra gli ambienti dem, ma dai vertici del partito fanno sapere che Renzi “non deciderà da solo”.

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