Il contagio frena sempre più al Sud, prosegue al Nord. E’ la fotografia che ci restituiscono i dati del bollettino di ieri, 4 giugno. La metà dei nuovi 177 positivi si concentra tutta il Lombardia. Al Sud non c’è più una sola regione con nuovi casi a doppia cifra.

Coronavirus, quasi tutti i contagi sono al Nord

Così come all’inizio dell’epidemia, anche adesso, nella sua fase discendente, l’Italia sembra spaccata in due. Dei 177 tamponi positivi rilevati oggi, la maggior parte sono nella regione più colpita, con 84 nuovi positivi (il 47,4% dei nuovi contagi).

  • Piemonte: +24
  • Emilia Romagna: +18
  • Liguria: + 21
  • Veneto: + 4
  • Friuli: + 3
  • Lazio: + 11
  • Toscana: + 1
  • Campania: +1
  • Marche: + 3
  • Abruzzo: + 3
  • Puglia: + 4

Ben nove invece le regioni che non hanno registrato neanche un nuovo caso di coronavirus nel bollettino della Protezione Civile del 4 giugno. Si tratta di Trentino Alto Adige, Sicilia, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise e Basilicata. Un solo caso rispettivamente in Campania e Toscana.

Il crollo delle terapie intensive

Ma che il virus sia meno aggressivo, almeno in questa fase, è un dato acclarato che emerge dai numeri di questi giorni. In terapia intensiva, infatti, si trovano oggi 338 persone, 15 meno del 3 giugno. Il primo aprile erano 4035. Sono ancora ricoverate con sintomi 5503 persone, 239 meno di ieri. In isolamento domiciliare 32588 persone (-614 rispetto a ieri). I guariti raggiungono quota 161895, per un aumento in 24 ore di 957 unità (ieri erano state dichiarate guarite 846 persone). Il calo dei malati (ovvero le persone attualmente positive) è stato pari a 868 unità (ieri erano stati 596) mentre i nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore sono stati 177 (ieri 321).

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