La miccia della rivolta contro il caro carburanti questa volta parte della Campania. Dal 12 marzo si fermerà l’autotrasporto nella regione. Camion in deposito e consegne al palo. A deciderlo gli autotrasportatori campani che hanno riunito ieri sera un’assemblea straordinaria per concordare le misure contro l’impennata dei prezzi.

Prezzi carburante alle stelle, in Campania stop a mezzi e trasporti per il 12 marzo

Una decisione durissima, quella dell’imprenditoria del trasporto su gomma, che rischia di paralizzare la distribuzione alimentare in tutta la regione, con scaffali vuoti nei supermercati e scorte ridotte al lumicino. Lo sciopero sarebbe a oltranza finché il Governo e le istituzioni non prenderanno provvedimenti seri per arginare la crescita incontrollata dei prezzi di diesel, benzina e metano. L’assemblea ha infatti deciso all’unanimità la sospensione dei servizi a partire dal 12 marzo. Tradotto: migliaia di camion e tir fermi.

“Da sabato 12 marzo le imprese di autotrasporto spontaneamente non sposteranno i propri mezzi fino a quando non si ripristineranno le condizioni, economiche e normative in grado di evitare l’indebitamento delle imprese di autotrasporto”, si legge nel comunicato ufficiale diramato dopo l’assemblea. Per l’associazione di categoria “gli interventi economici assunti del Governo, annunciati all’incontro del 24 febbraio scorso, per un valore di circa 80 milioni di euro, sono giudicati insufficienti”.

Rischi per le imprese

L’innalzamento dei costi in queste settimane sta rendendo insostenibili “i costi di impresa e la sopravvivenza delle ditte di autotrasporto”, prosegue la nota stampa. Avvisaglie del malessere del settore si erano già manifestate nelle settimane scorse con blocchi autostradali e disagi alla circolazione. L’Esecutivo Draghi al momento sta studiando delle misure per frenare la crescita dei prezzi, che hanno sfondato quota 2 euro per diesel e benzina. Tra le opzioni sul tavolo l’abbattimento delle accise o l’introduzione di un bonus carburante. Ma niente ancora è stato deciso e la paralisi dei trasporti che partirebbe dalla Campania il prossimo 12 marzo rischia di mettere in crisi la crescita economica e la ripresa del Paese.

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