Ieri mattina una signora di Frattaminore (Napoli) ha pubblicato il video (probabilmente girato in estate visto l’abbigliamento) di una presunta aggressione omofoba, che ha presto raggiunto le 15.000 condivisioni.

Cagliari, il video: picchiato perché gay

Il video della lite, girato nelle ultime ore su migliaia di bacheche Facebook, ha creato indignazione. Undici secondi di insulti e colpi, una spirale di violenza ingiustificabile. “Nessuna aggressione omofoba”, precisano dalla polizia postale. “I due ragazzi coinvolti, uno dei quali oggi è maggiorenne, sono venuti insieme ai loro genitori nei nostri uffici, spiegando che non si è trattato di un pestaggio omofobo”.

La verità sull’aggressione

A quanto pare la violenza sarebbe stata scatenata da una ragazzina contesa. A confondere gli utenti Facebook i presunti modi effemminati della vittima e la voce stridula, dettata con molta probabilità dallo stato di paura del ragazzo. Allo stato attuale nessuno ha presentato denuncia. “Chi ha fatto circolare il video sui social con i volti di minorenni ben visibili, invece”, precisa il dirigente della Polpost cagliaritana, Francesco Greco, “rischia di passare grossi guai”. Sul punto interviene anche Luca Pisano dell’osservatorio Cybercrime: “Pubblicare un simile filmato è un reato, si tratta di cyberbullismo. Purtroppo molti adulti pensano che, mettendo in rete certi filmati, si tutelino i giovani. Invece accade l’esatto contrario”. Nelle scorse ore, dopo che una donna aveva pubblicato il video scrivendo che si trattava di “un gay picchiato”, vari siti Lgbt avevano fatto esplodere la vicenda a livello nazionale. L’Arc di Cagliari si era detto “pronto a indagare” per la presunta aggressione omofoba.

continua a leggere su Teleclubitalia.it
resta sempre aggiornato con il nostro canale WhatsApp