Marano, lavori alla posta. Chiusura dal 17 al 28 giugno
L’ufficio postale di via Nuvoletta sarà interessato da lavori.
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L’ufficio postale di via Nuvoletta sarà interessato da lavori.
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Ennesimo consiglio comunale fiume quello che si è svolto ieri nell’aula consiliare di via Falcone.
Marano, Consiglio comunale fiume: fumata bianca per la Commissione paesaggio Leggi tutto »
Tre persone dietro le sbarre, uno agli arresti domiciliari, società e negozi sequestrati e una quarantina di indagati.
Marano, il blitz di ieri: gli arrestati, gli indagati e le società sequestrate Leggi tutto »
L’ennesimo tsunami giudiziario si è abbattuto ieri sulla città di Marano.
Marano, lo tsunami giudiziario di ieri: tra gli indagati anche Biagio Iacolare Leggi tutto »
Un episodio fuori dai luoghi comuni su Giugliano e Napoli: ha lasciato per tutta la notte la porta aperta della sua attività imprenditoriale e la mattina dopo ha trovato una bella sorpresa.
Lascia per sbaglio la porta aperta del negozio tutta la notte e trova una sorpresa. Leggi tutto »
Grazie alla forte accelerazione che i lavori di ampliamento del cimitero hanno subito negli ultimi mesi, domenica 15 giugno 2014 le prime aree del complesso cimiteriale in espansione sono state consegnate alla città di Melito.
I carabinieri dell’aliquota radiomobile di Giugliano in campania insieme a colleghi della stazione di Varcaturo hanno arrestato per violenza e per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale Zdravko Osmanovic , originario della Bosnia-Erzegovina, 24enne, domiciliato nel campo nomadi di Giugliano in Campania, già noto alle forze dell’ordine.
Ieri pomeriggio, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Scampia, hanno arrestato il 26enne Gaetano Marrone ed il 29enne Antonio Cairo, entrambi di Melito (Na), per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Arrestati due spacciatori a Melito dopo un tentativo di fuga Leggi tutto »
Figura anche il nome di Biagio Iacolare, vicepresidente del Consiglio regionale, nell’inchiesta che ha portato al sequestrato di numerosi beni e società che gli inquirenti ritengono riconducibili alla famiglia Simeoli e al clan Polverino.