E’ Leonardo Orsino il piromane del Vesuvio. Ne sono sicuri i carabinieri della compagnia di Torre del Greco che la scorsa notte hanno condotto nel carcere di Poggioreale il 24enne con l’accusa di incendio boschivo. Ma dietro il primo presunto responsabile del disastro del Parco Nazionale del Vesuvio non ci sarebbe nessun disegno oscuro.

Un piromane tipo, insomma. Macellaio, con precedenti per furto in stazione e simulazione di reato, con la passione per il fuoco. Dopo aver appiccato il rogo di sterpaglie con un accendino, sarebbe rimasto lì a guardare le fiamme che hanno messo a rischio anche la sua abitazione. Gli inquirenti hanno raccolto diverse intercettazioni che lo incastrerebbero.  Leonardo ha già una figlia e dal profilo facebook sembra un ragazzo normale, come tanti: selfie con la fidanzata, tatuaggi, mare e passione per le moto.

Le conversazioni tra le sorelle del padre di Orsino, l’alibi che la madre ha cercato di suggerirgli nella sala d’attesa dei carabinieri e le incongruenze tra le dichiarazioni del figlio con quelle del padre, – come scrive Repubblica – avrebbero convinto gli inquirenti della responsabilità in uno se non due – e forse altri – episodi di incendi sul Vesuvio. Secondo una prima stima, il danno arrecato dal suo folle gesto sarebbe di 10mila mq distrutti, dall’incendio partito lo scorso 14 luglio da via Sopra ai Camaldoli a Torre del Greco. Il vice sindaco Romina Stilo ha detto: “Qualora vengano accertate le responsabilità, gli auguro il massimo della pena”.

 

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