Ciro Perfetto tra le persone arrestate in un'operazione congiunta a Napoli tra Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza contro il clan camorristico dei Lo Russo, 27 giugno 2016. ANSA /CIRO FUSCO

Condannato in primo grado al massimo della pena, l’ergastolo, perché ritenuto uno dei sicari del capoclan rivale. Non c’è solo Carlo tra i figli di Raffaele Perfetto ad avere problemi con la legge. Anche un altro figlio del ras ha dovuto fare i conti con lo Stato.

Il nome di Ciro Perfetto infatti è da tempo finito, insieme a quello di tanti altri giovanissimi, nell’elenco dei partecipanti alle ultime guerre dei Lo Russo.

Secondo gli inquirenti, Ciro era uno dei killer di fiducia del boss Carlo Lo Russo, divenuto poi collaboratore di giustizia. E proprio il racconto del boss ha permesso agli investigatori di individuare i componenti del commando che nel novembre di due anni fa freddarono Pietro Esposito, capo di una cosca rivale attiva nel rione Sanità.

Oltre a Ciro Perfetto fu preso anche Egidio Cutarelli. I due attesero che il boss facesse la sua comparsa in piazza Sanità e lo uccisero sparando diversi colpi di pistola, l’ultimo dei quali, quello di grazia, a bruciapelo. Per questo omicidio il figlio del ras è stato condannato in primo grado all’ergastolo.

Stando sempre alla testimonianza di Carlo Lo Russo, Ciro Perfetto avrebbe fatto parte anche del gruppo che si rese responsabile della morte di Genny Cesarano, 17enne caduto per errore nel corso di una stesa nel territorio degli Esposito.

 

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