Doveva essere una serata tra amici. Drink e qualche risata. E invece si è trasformata in un incubo. Una 24enne di Pordenone è stata violentata nel sonno, mentre era ubriaca, in stato di incoscienza, da due cittadini colombiani. Se n’è accorta la mattina dopo, al risveglio, quando si è ritrovata dolorante, dentro un letto sfatto, con del liquido seminale nelle sue parti intime.

Ieri mattina il gup Piera Binotto (pm Federico Facchin) ha rinviato a giudizio i due per violenza sessuale di gruppo, aggravata dalle condizioni della vittima, in quanto non in grado di capire quello per aver abusato di alcolici. Uno dei colombiani, senza lavoro e residente a Pordenone, era stato identificato attraverso il test del Dna sei mesi dopo lo stupro grazie al raffronto con il DNA estratto dal liquido seminale trovato nel corpo della ragazza.

L’uomo era stato sottoposto a fermo quale indiziato di violenza sessuale aggravata (avvocato Silvia Sanzogni). Il secondo imputato (avvocato Laura Ferretti), presente nell’appartamento dove si è consumata la violenza fino a che la giovane se n’era andata, è stato a sua volta identificato sempre grazie al test del DNA.

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