I giudici della terza sezione penale di Napoli hanno confermato le condanne per tutti gli imputati, anche se per Luigi Ornato, 53enne di Aversa, è stata esclusa l’aggravante mafiosa. L’accusa è quella di aver chiesto tassi da usura all’azienda “Le Tappisier” di Aversa e di aver imposto la vendita di automobili in una concessionaria.

Condannato a 5 anni e 5 mesi Nicola Schiavone, figlio del boss Francesco, detto Sandokan; per lui è arrivata anche la condanna all’ergastolo in Cassazione per il triplice omicidio Papa – Minutolo – Buonannno, del 2009. Condannato a 5 anni e 4 mesi Giulio Brusciano, e a 5 anni e 8 mesi Salvatore Di Puorto; confermati anche i risarcimenti dei danni alle vittime.

Decisive le testimonianze degli imprenditori vittime delle usure. Alcuni hanno davvero commosso i giudici con testimonianze strappalacrime, tra chi è stato costretto a vendere la propria fede nuziale a chi ha visto la propria casa pignorata dalle banche.

Secondo gli inquirenti Ornato e Di Puorto avrebbero anche imposto ad una concessionaria l’esposizione di una Toyota Yaris, che però ha insospettito gli investigatori.

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