La scarcerazione anticipata del ras Nicola Rullo potrebbe rivoluzionare gli scenari e gli equilibri creatisi all’interno dell’organizzazione. Attualmente infatti, con l’arresto dei principali boss della cosca, l’organizzazione fondata da Edoardo Contini era stata affidata a dei fedelissimi dei capi.

Una sorta di direttorio di cui fa parte anche Francesco Mallardo, capo della mala di Giugliano e cognato dello stesso Contini. Un direttorio che, secondo gli investigatori, aveva il compito di gestire e controllare gli affari della cosca in tutti i settori, dall’usura al traffico di sostanze stupefacenti.

Ma la scarcerazione di Rullo potrebbe cambiare le carte in tavola. Infatti il ras è stato per lungo tempo uno dei colonnelli della cosca, alle strette dipendenze dei capi. In poche parole era considerato più in alto nella scala gerarchica dell’organizzazione rispetto agli esponenti del direttorio. Per cui è altamente improbabile che Rullo accetti di porsi alle dipendenze dei reggenti.

Gli investigatori danno maggior credito all’ipotesi secondo cui Rullo andrà ad affiancare il direttorio con una spartizione delle competenze e magari anche delle zone d’influenza. Al ras potrebbe andare la zona del Buvero, che per anni è stata la sua roccaforte, mentre la direttorio potrebbe andare la gestione del Rione Amicizia, territorio storico dei Contini.

La cosa certa è che il ritorno in libertà di Nicola Rullo rafforza il sodalizio dopo le recenti operazioni delle forze dell’ordine. Il clan infatti era stato indebolito dall’arresto di numerosi affiliati e dal sequestro di beni e attività commerciali, e stava provando a rialzarsi anche mantenendo un profilo basso per non attirare indagini della magistratura. La scarcerazione di Rullo potrebbe però modificare gli scenari, anche alla luce della situazione in cui versano le altre compagini criminali che operano nella zona.

 

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