MELITO. Il giorno dopo lo spoglio arrivano le reazioni. C’è chi prova a digerire la sonora sconfitta come il Pd e Dema e chi si rimette in corsa per la sfida finale del ballottaggio. Il 25 giugno si contendono la poltrona di primo cittadino di Melito Antonio Amente e Pietro D’Angelo.

In queste ore si capirà se Carpentieri e Caiazza vorranno fare un apparentamento con uno dei due. Questo potrebbe poi cambiare in parte la composizione del consiglio comunale. Anche se il commento del candidato Dema, che ha racimolato il 12% delle preferenze, farebbe pensare che la sua coalizione non vuole sostenere nessuno. “La campagna elettorale è finita, per ciò che ci riguarda – scrive – Il solo mese di campagna elettorale non è bastato per farci conoscere dalla maggioranza dei melitesi. metteremo in atto una dura opposizione nei riguardi della prossima maggioranza che, indipendentemente dall’esito del ballottaggio, non potrà sicuramente rappresentarci”.

Per Carpentieri, che si è fermato al 10%, il suo non è un risultato fallimentare, “A Melito il Pd riparte con i tanti giovani – dice a Repubblica – Questa tornata è stata positiva in tanti Comuni napoletani ed è evidente che sono addolorato per ciò che accade nella mia città, ma noi siamo stati boicotttati, colpiti da un diffuso gioco a rompere. La mia candidatura è nata per garantire la presenza del Pd in consiglio comunale”. Carpentieri spiega poi che la sconfitta non pesa sulla carica di segretario provinciale. “Non mi dimetto – spiega – porterò il partito fino al congresso come è previsto”.

Pietro D’Angelo, invece, ha commentato così il risultato venuto fuori dalle urne. “Il primo turno ha premiato il coraggio di chi ha scelto il cambiamento  e ha bocciato clamorosamente la politica dell’inciucio e degli interessi personali portata avanti da chi si sentiva già vincitore senza accorgersi degli umori dei cittadini melitesi. Lavorerò per il vero cambiamento all’insegna della difesa dei più deboli, dei diritti e della tutela e della sostenibilità del territorio”. Amente invece non ha ancora rilasciato dichiarazioni. Intanto tra i più votati in questa tornata sono Rocco Marrone in una delle liste di Pietro d’angelo con 675 voti, Nunzio Marrone con 648 preferenze e Luciano Mottola con 641 entrambi a sostegno di Antonio Amente. E proprio Mottola fa un appello ai melitesi. “Siamo consapevoli che i melitesi onesti conoscono i due candidati e le persone che sono dietro Amente e D’Angelo e sono certo ci rivoteranno – Amente ha già una maggioranza di 13 consiglieri, il voto a d’angelo è un voto da scioglimento in un caso o nell’altro in quanto non hanno i numeri per governare: nella migliore delle ipotesi avranno solo 7 consiglieri. C’è bisogno di una scelta netta contro quelle fazioni politiche che hanno portato a disastri edilizi e non solo”.    

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