Guerra di camorra e “mesata” troppa esigua. Sono questi i due aspetti che emergono dalle intercettazioni raccolte nell’ordinanza di custodia cautelare ai danni di Armando Palma, detto Armanduccio 29, l’estorsore del clan Mallardo.

L’affiliato della cosca egemone a Giugliano si era lamentato con i familiari perché, a detta sua, percepiva uno “stipendio” roppo basso, circa 1000 euro al mese, per la sua attività al soldo del sodalizio criminale. E per questo avrebbe avanzato all’attuale reggente dei Mallardo delle pretese economiche: un aumento da 500 euro.

Ma è un altro l’aspetto più importante che affiora dall’ordinanza. In un’intercettazione risalente ad alcuni mesi fa, rivolto a un conoscente, “Armanduccio” rivela che “A Giugliano c’è bordello, tra poco fanno i puntini rossi“, probabilmente alludendo alle fibrillazioni criminali tra i Mallardo e il gruppo delle “Paparelle” di via Montessori.

Una previsione che si rivelò fondata, visto che il 3 febbraio scorso, rimasero gravemente feriti in un agguato di camorra Silvano Ciccarelli e Aniello Di Biase, il figlio del boss Michele, sparito in un caso di lupara bianca nel quartiere Vasto nel 2015.

 

 

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