Ci siamo recati sui terreni interdetti alla coltivazione e finiti nell’occhio del ciclone delle Iene. Uno dei due terreni sembra arato mentre l’altro incolto. Evidentemente, dato che entrambi i campi erano coltivati con pesche e fagiolini, essendo terminata la stagione della raccolta, sono oggi abbandonati e non appaiono essere stati coltivati, quantomeno negli ultimi giorni. Certo appare evidente che il terreno non sia abbandonato da quasi un anno, da quando cioè è stata emessa l’ordinanza dei commissari che ne vietava la coltivazione.

I campi sono inoltre facilmente accessibili a chiunque: i sigilli apposti dopo l’intervento delle iene lo scorso luglio, infatti non ci sono più. Oltre questi terreni finiti sotto i riflettori delle iene ce ne sono degli altri, sempre nelle vicinanze della Resit e di masseria del pozzo, che nel corso delle stesse analisi furono interdetti alla coltivazione ad uso alimentare.

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