Una tragedia familiare che poteva di certo finire molto peggio. Augusto si è salvato, grazie al suo istinto di sopravvivenza. Il papà Simone Giomi non ce l’ha fatta. Il gas che aveva aperto in macchina tramite una bombola l’ha condotto alla morte. Il suo piano scellerato consisteva nell’uccidere il figlio e suicidarsi. Il piccolo invece si è risvegliato d’improvviso. Tramortito è sceso dall’auto ed è corso a chiedere aiuto per il suo papà che”dormiva” ancora. Intanto la mamma, Marilena Capone, ne aveva denunciato la scomparsa e quelle sue tracce c’erano già le forze dell’ordine.

Quando è arrivata la telefonata la donna ha tirato un sospiro di sollievo anche se le hanno cominciato che l’ex marito era morto. Incredula la donna si è fiondata in auto con il fratello ed è partita alla volta della Toscana per stare accanto al bambino, sotto shock per quanto subito e ricoverato in ospedale per le cure del caso.

Quasi una tragedia annunciata quella di Simone. In macchina ha lasciato una lettera con la quale spiegava i motivi del suo gesto. Un bimbo conteso, avvocati, carte bollate, l’impossibilità di vedere il piccolo, le negazioni della ex moglie, i post su Facebook con i quali denunciava la sua triste situazione. Poi l’insano gesto che l’ha condotto alla morte. L’uomo voleva trascinare nel suo tormento anche il piccolo Augusto che ora dovrà superare un trauma senza precedenti a soli 9 anni.

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