Le elezioni amministrative sono ancora lontane, ma a Mugnano (già da tempo) si parla quasi esclusivamente di candidati sindaci, liste ed eventuali alleanze. Eppure di argomenti su cui dibattere e prestare attenzione ce ne sarebbero a iosa: dalla questione Muniuanum, con la paventata possibilità che il Comune si accolli una cospicua parte dei debiti, alle vicissitudini legate alla villetta comunale di via San Lorenzo, senza contare altre tematiche non importanti: la riduzione della Tari (fino al 30 per cento) per chi conferirà gli ingombranti presso l’isola ecologica, la raccolta differenziata, la pulizia delle strade e tant’altro.

In questo clima, dopo qualche mese di silenzio, torna a far sentire la propria voce l’ex sindaco Giovanni Porcelli, sfiduciato ad aprile dalla maggioranza degli ex consiglieri e che alcuni indicano come papabile candidato alla carica di primo cittadino o in corsa per le elezioni regionali. “Il mio futuro politico? – spiega Porcelli – Sto facendo le mie valutazioni con estrema serenità, per ora non ho ancora deciso. Da qui a qualche mese avremo un quadro più chiaro ed esaustivo. Tutto quel che si dice oggi, e non mi riferisco soltanto alla mia persona, potrebbe non valere domani”. L’ex sindaco, ancora amareggiato per la fine anticipata della sua consiliatura, non risparmia tuttavia bordate e stoccate quando si parla degli ultimi eventi amministrativi. “Per molto tempo ho preferito non parlare, ho creduto fosse giusto così: era una forma di rispetto verso il viceprefetto Claudio Vaccaro. Oggi però, a distanza di qualche mese, mi appaiono chiare alcune cose: chi criticava la mia amministrazione, chi si appellava a tutto, persino alle virgole, ora sembra esser diventato afono. Sono tutti fermi, immobili. Nessuno osa dire più nulla, che riguardi le piccole o grandi problematiche che attanagliano la città e che attengono anche all’attuale gestione. Che fine hanno fatto gli habitué dei manifesti? Dove sono gli esponenti dei comitati civici, con i quali tra l’altro ho sempre collaborato? Basti pensare alla vicenda della villetta Miriam Makeba o alla stessa qualità della raccolta dei rifiuti solidi urbani”.

C’è spazio poi anche per una rivendicazione: “Si sta parlando molto degli sconti per la Tari – aggiunge Porcelli – e noto che qualcuno, impropriamente, sta tentando di assumersene i meriti. Se siamo arrivati a questo tipo di soluzione, lo si deve quasi esclusivamente al lavoro svolto dalla mia Amministrazione. Abbiamo lavorato molto su questo aspetto e se non avessimo avuto i conti in regola, il commissario prefettizio non avrebbe potuto emettere un simile provvedimento. Se la nostra esperienza amministrativa non fosse stata interrotta, saremmo andati anche oltre il 30 per cento”. Infine le dinamiche politiche, il futuro e l’ipotesi di dar vita a una nuova esperienza “civica”. “E’ tutto in divenire, ma un’esperienza di questo tipo, che andrebbe sulla scorta e persino oltre quanto già fatto in passato, è da tenere in grande considerazione”.

Con un candidato sindaco espressione dei movimenti? “Perché no – conclude Porcelli – Sono disponibile a sostenere questo tipo di progetto, a patto che che si abbia realmente voglia di collaborare, di mettere insieme esperienze e competenze diverse”.

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