Negli ultimi 2 giorni le pattuglie dell’Esercito sono intervenute 5 volte cogliendo in flagranza di reato 5 persone sorprese ad abbandonare rifiuti.
Nel pomeriggio di ieri a Napoli, nel quartiere di Scampia, è stato fermato un uomo che stava abbandonando materiale vario (due materassi ed una rete metallica) in una discarica abusiva. Dopo il fermo dell’individuo, un cittadino italiano, è stato chiesto l’intervento della Polizia di Stato che è intervenuta sul posto con una pattuglia del Commissariato di Scampia e dopo gli addebiti per i reati ambientali, ha riscontrato anche la violazione di alcune norme del codice della strada procedendo al sequestro del veicolo.

Nella serata, invece, i militari dell’Esercito sono intervenuti sorprendendo sul fatto un cittadino straniero che stava abbandonando per strada, nel comune di Casandrino (NA), dei rifiuti solidi urbani. Sono intervenuti sul posto i Carabinieri della locale stazione e la Polizia Locale che ha sanzionato amministrativamente il reato.
Gli altri tre fermi sono avvenuti nel comune di Giugliano in Campania (NA) dove sono stati colti sul fatto tre individui, uno straniero e due italiani, a sversare rifiuti vari in una discarica abusiva. Anche in questo caso è stato chiesto l’intervento del locale commissariato di Polizia di Stato.

Anche nelle lotta ai roghi si registra l’intervento delle pattuglie che ha permesso lo spegnimento, con l’ausilio dei Vigili del Fuoco, di sei roghi su discariche abusive che potevano minacciare proprietà private e strade di grande viabilità, causando maggiori danni, disagi o gravi incidenti.
Il più grave lo scorso 30 giugno , durante il pattugliamento nell’area urbana di Casapesenna (CE), i militari dell’Esercito sono riusciti ad evitare il peggio avvisando prontamente Forze dell’Ordine e Vigili del Fuoco dopo aver individuato un grosso rogo che aveva coinvolto la strada provinciale Variante-Casapesenna-San Cipriano d’Aversa.

Il lavoro svolto dall’Esercito nella “Terra dei Fuochi” è inquadrato nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”, in concorso alle Forze dell’Ordine, in atto dall’agosto 2008, che vede impegnati oltre 4000 militari a garanzia della sicurezza e prevenzione della microcriminalità nelle principali aree metropolitane della penisola da Chiomonte a Lampedusa.

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