Napoli. Ritorna la paura per l’ennesima faida di camorra nell’area nord. Adesso la preoccupazione è per il rischio scissione nel gruppo del Lotto G della Vanella Grassi con una lunga escalation di violenza. E’ questo lo scenario – come riporta Cronache – nel quale si stanno muovendo gli investigatori dopo l’omicidio del ras Francesco Angrisano, 30enne, trucidato domenica pomeriggio in viale della Resistenza. I killer sono entrati in azione tra la folla, poco dopo la fine della partita Cagliari-Napoli mentre la vittima si trovava all’esterno di un centro scommesse nel Parco Diana.

I colpi hanno centrato poi anche Antonio Pandolfi, 23enne incensurato che avrebbe avuto l’unica colpa di conoscere il bersaglio dei sicari e di trovarsi al posto sbagliato al momento sbagliato. Il giovane, ferito all’addome da un proiettile, si trova ora ricoverato al Cardarelli dopo l’intervento chirurgico. I poliziotti aspettano che le sue condizioni (ancora gravi ma stazionarie) migliorino per poterlo ascoltare.

Il clima a Scampia e dintorni resta molto teso anche se il clan Vanella Grassi non avrebbe nemici e dunque nessuno li avrebbe colpiti nel loro bunker. Per questo la pista più seguita nella indagini è quella della epurazione interna.

Certamente dopo l’arresto del latitante Umberto Accurso il gruppo ha subito una scossa. Alla guida ci sarebbero nuovi ras che avrebbe preso in “gestione” anche le Case Celesti ed il Limitone ad Arzano. Adesso il quartiere e la zona di via Antonio Labriola, dove abitava Angrisano, è blindato dopo le numerose perquisizioni eseguite dalle forze dell’ordine.

Per l’agguato di domenica ci sarebbe poi un’altra pista investigativa che collegherebbe l’episodio all’omicidio di Crispano (avvenuto poche ore dopo nella serata di domenica) nel quale è stato ucciso il titolare del super bar “Beautiful” di Orta di Atella (LEGGI).

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