Si è avvalsa della facoltà di non rispondere, Anna Aieta, la moglie del boss Francesco Mallardo, arrestata l’altro ieri nel corso di un blitz della Guardia Di Finanza. L’interrogatorio del pubblico ministero si è celebrato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Lady Camorra, alla presenza degli avvocati Giampaolo Schettino e Marco Sepe (in sostituzione dell’avvocato Paolo Trofino), ha tenuto la bocca cucita.

Secondo l’accusa, lei e Salvatore Lucente, genero dello stesso capoclan, erano i veri motori della consorteria, in grado di rivestire una propria autonoma sfera decisionale e di mettere in campo una propria capacità organizzativa in relazione ai diversi settori di interesse del clan.

Anna Aieta sarebbe responsabile dell’esercizio abusivo del credito (prestiti in danaro), nonché della corresponsione degli stipendi agli affiliati, mentre a Salvatore Lucente competeva il controllo delle distribuzione del pane, della gestione di supermercati e di rivendite di fuochi pirotecnici e di caseifici.

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