I pm lo stanno ascoltando. Stanno raccogliendo le sue dichiarazioni e confrontando ciò che dice con quanto già dichiarato da Giuliano Pirozzi, primo collaboratore di giustizia del clan Mallardo.

Trema il clan Mallardo, parla il nuovo pentito: ecco cosa ha detto

Il nuovo pentito della cosca egemone a Giugliano, F. P., sta fornendo informazioni utili ai giudici sopratutto sulla fazione scissionista delle palazzine. Trema la cosca, tremano gli affiliati. P. potrebbe rivelare dettagli rilevanti visto che era parte integrante dell’organizzazione criminale. Il neo collaboratore riferisce di aver saputo in carcere che si era formato un nuovo sottogruppo nel clan Mallardo formato da Di Biase Michele e altri.

Ai giudici ha riferito che da quanto aveva appreso lui già dal 2014 il clan Mallardo è risultato indebolito a seguito delle operazioni di polizia che hanno portato all’arresto dei vertici. Questo secondo lui avrebbe portato al “potere” altre persone che sono “teste calde”, così le avrebbe definite dinanzi al pubblico ministero. Queste “teste calde” starebbero secondo lui dando fastidio nella zona imponendo estorsioni di varia natura – pagamento di soldi e di forniture e addirittura impiantando delle piazze di spaccio.

P., che ha deciso di collaborare con i giudici da qualche mese, sarà ascoltato in altri processi. Il pentito oltre che degli assetti criminali, ha poi parlato della contabilità del clan chiarendo che le entrate per tutti gli affiliati derivano sopratutto dalle estorsioni perché a Giugliano, avrebbe detto ai pm, non vi sono mai state piazze di spaccio se non ultimamente.

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