E’ finita dopo due anni e mezzo la latitanza di Andrea Ricci, rintracciato a Palma di Maiorca dagli uomini della Direzione investigativa antimafia di Roma in collaborazione con la Polizia spagnola ed il contributo della Questura di Napoli, in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dall’autorita’ giudiziaria della capitale.

Dalle indagini della Dia era emerso il “ruolo di rilievo” ricoperto da Ricci, considerato uomo di assoluta fiducia di Ciro Smiraglia, nipote del noto boss defunto Michele Zaza, con cui aveva realizzato un traffico di auto di grossa cilindrata dalla Germania all’Italia, in frode dell’Iva comunitaria e con il contributo essenziale di due funzionari in servizio all’Agenzia delle Entrate di Roma.

L’Iva evasa, calcolata in oltre 8 milioni di euro, ha permesso la confisca per equivalente di tre alberghi e un ristorante nella capitale, alcune societa’ e numerose auto nuove pronte per la vendita.

Alla cattura di Ricci, avvenuta due sere fa in un noto ristorante dell’isola, si e’ arrivati grazie alle indagini che hanno permesso di accertare la sua presenza in quella localita’, dove svolgeva attivita’ d’imprenditore nel campo immobiliare soprattutto nelle ristrutturazioni e nell’intermediazione degli affitti ai vacanzieri. Attivita’ nella quale aveva coinvolto anche suoi piu’ stretti familiari che di recente si erano trasferiti nell’isola.

(Fonte: AGI)

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