Sant’Antimo. Ancora sangue in famiglia a Sant’Antimo. Dopo la morte di Stefania Formicola, uccisa dal marito, oggi si è registrata una nuova aggressione. Un uomo, un cinquantenne affetto da morbo di Parkison costretto sulla sedia a rotelle, ha sparato contro figlio e moglie con un fucile da caccia al culmine di un litigio domestico.

L’episodio in via D’annunzio a Sant’Antimo poco prima delle 17.  L’uomo è stato subito fermato dai carabinieri della Compagnia di Giugliano. I due feriti sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale San Giuliano di Giugliano. Le vittime di quest’ennesima lite scoppiata in famiglia, Andrea Ponticiello, 24 anni e Loredana Angelini, 50 anni, non versano in gravi condizioni, anche se la 50enne rischierebbe di perdere un dito.

Secondo la ricostruzione degli investigatori giunti sul posto, l’uomo ha dapprima colpito il figlio, ferendolo al braccio destro, poi ha esploso un secondo colpo all’indirizzo del giovane, ma la madre del ragazzo, nel tentativo di fare da scudo, ha intercettato il secondo proiettile restando ferita alla mano destra. Il litigio sarebbe scoppiato a seguito di una discussione piuttosto accesa riguardante lo status del 24enne, attualmente disoccupato. Una situazione di disagio economico che avrebbe portato il padre all’esasperazione fino al drammatico epilogo di oggi.

L’uomo, la cui posizione adesso è al vaglio degli inquirenti, è tenuto agli arresti domiciliari. Potrebbe rispondere di tentato omicidio. Il fucile da caccia usato per sparare risulta regolarmente detenuto. All’interno dell’abitazione, sono state rinvenute anche delle piantine di marijuana, probabilmente coltivate dal 24enne vittima della sparatoria.

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