Napoli. Torna libero Gaetano Tipaldi, considerato dagli inquirenti uno dei boss del clan Lo Russo di Miano. E torna libero nonostante una condanna a venti anni di reclusione. Tipaldi è stato scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare, in seguito a un probabile ritardo nel deposito delle motivazioni della sentenza di primo grado. Come riporta Il Mattino, dieci mesi per depositare e trasferire le carte da un piano all’altro del Palazzo di giustizia, un tempo che dilata in modo eccessivo lo svolgimento del processo, con una conseguenza – per ora – che sa di beffa.

Il suo ritorno in libertà fa tremare l’area nord di Napoli, interessata in questo momento da una violenta faida di camorra che vede fronteggiarsi proprio due gruppi criminali interni ai “Capitoni”. Una faida culminata di recente nel duplice omicidio di Domenico Sabatino e Salvatore Corrado. Gli investigatori, adesso, temono che il ritorno in campo di Tipaldi possa favorire un’escalation di violenza. Il boss dei Lo Russo fu arrestato nell’ottobre di 2 anni fa a Gaeta. I Carabinieri del NORM- Aliquota Operativa – della Compagnia di Formia lo trassero in arresto su esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare emessa il 17 ottobre 2014.

Tipaldi, pluripregiudicato, pericolosissimo esponente che ricopriva il ruolo di dirigente ed organizzatore dei “Capitoni”, appartiene alla vecchia guardia della cosca. La stessa vecchia guardia che, nonostante pentimenti e arresti, cerca di mantenere il controllo del territorio fronteggiando le mire espansionistiche di un gruppo criminale composto da giovanissimi mossi da sentimenti di rivalsa nei confronti dei fratelli Lo Russo, tra cui Domenico Sabatino, ucciso dai sicari in vico Cotugno a Miano. La scarcerazione di Tipaldi potrebbe dare a questa faida una nuova pericolosissima fiammata.

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