La polizia ha controllato a tappeto tutti gli ospedali della zona, da Giugliano, ad Aversa fino a Napoli  alla ricerca di un possibile ferito. Gli agenti sono entrati in più di 15 case sparse nelle zone calde tra palazzine ed altre abitazioni appartenenti a pregiudicati o affiliati al clan Mallardo. Una reazione istantanea e dura per mostrare la presenza delle forze dell’ordine sul territorio a seguito della sparatoria di ieri sera all’altezza della zona nota come il “selcione”. Le ipotesi al vaglio del commissariato di Giugliano non sono molte, la strada è unica ed è quella della camorra. Probabile che dietro gli spari ci sia una rappresaglia del clan Mallardo contro i scissionisti giuglianesi legati a Michele De Biase alias Paparella. Al suolo sono stati trovati 5 proiettili, di cui due ogive. Gli spari indirizzati secondo una prima ricostruzione ad una persona a bordo di una Smart. I sicari invece si sono presentati in motorino, uno scooter nero, con volto coperto. Uno dei colpi esplosi ha anche raggiunto la porta di un distributore di benzina. Gli agenti  giunti sul post hanno trovato vetri infranti, segno che le esplosioni hanno comunque raggiunto la vettura parcheggiata. A chi erano destinati quei colpi? I killer erano lì per uccidere o solo per intimidire?

Al vaglio degli investigatori ci sono le immagini di vikeosoerveglianza della zona. Agli agenti serviranno per comprendere l’esatta dinamica dei fatti. Il caso però fa scalpore perché episodi del genere sono abbastanza rari in città. La “guerra” nel cuore dei Mallardo comincia, insomma, a preoccupare seriamente per i tragici risvolti che una vicenda del genere potrebbe provocare.

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