Giusto il tempo di prendere il foglio con le quote, poi si è portato la mano al cuore e ha cominciato a barcollare. Vincenzo Galeotto, 16 anni, era andato per gli amici nel centro scommesse di via Daniele, poco lontano la pescheria del padre a Cardito. Queste le ultime sequenze della sua esistenza registrate dalle immagini di video sorveglianza vagliate dalle forze dell’ordine. Poi la corsa in ospedale, dove i medici hanno cercato di rianimarlo per un’ora e mezza, inutilmente. Ora la famiglia e la città di Cardito sono avvolti nel dolore della perdita di un ragazzo, amato e ben voluto da tutti che aveva una vita davanti.

Tra le tasche dei pantaloni Vincenzo, figlio di un palermitano trapiantato nella cittadina a nord di Napoli, aveva lo spray per le crisi d’asma di cui soffriva e una pasticca di cortisone, il ragazzo, infatti, soffriva sin da piccolo soffriva di malattie cardiovascolari. Per questo motivo non poteva giocare a pallone, particolare che il cugino Pasquale racconta al quotidiano Il Mattino.

Ora si attende il giorno dell’ultimo saluto, i funerali si celebreranno nel pomeriggio di oggi nella parrocchia di San Biagio alle 15,30.

 

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