Giugliano. Domenico, un altro Domenico, Pasquale. Tutte vittime della Terra dei Fuochi. E l’elenco sarebbe ancora lungo. Ad accomunare i tre giuglianesi deceduti però è un lasso di tempo: sono venuti a mancare all’affetto delle loro famiglie nelle ultime tre settimane. Uno stillicidio silenzioso che va avanti da anni. Troppi.

Prima è toccato, lo scorso 24 agosto, a Domenico Russo 35 anni, autotrasportatore giuglianese, impiegato presso la ditta di trasporti Villa Trans. A stroncarlo prematuramente, con molta probabilità, una leucemia.  Domenico ha lottato nell’ultimo mese con la mattina. Ma i tre ricoveri ai quali ha fatto ricorso sono stati inutili.

Dopo appena due giorni è toccato a Pasquale Cacciapuoti, 41enne di Giugliano che combatteva da due anni contro un male incurabile. Dipendente dell’Ansaldo, Pasquale ha lascaito moglie e due figli. Era molto conosciuto e ben voluto in città. Il suo decesso ha scosso l’intera comunità giuglianese.

L’altro ieri, infine, se n’è andato Domenico Pennacchio, anche lui stroncato da un tumore contro cui lottava da due anni. Conosciuto più affettuosamente come Mimmo, Pennacchio è stato eletto consigliere comunale nel 2008. Lascia una moglie, Giusy, e un figlio piccolo. Ieri si sono celebrate le sue esequie.

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