Fiumi di droga dall’Olanda e dalla Spagna. Il Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli ha eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti esponenti di un’organizzazione dedita al traffico internazionale di stupefacenti, avente base operativa nel territorio di Torre Annunziata.

I provvedimenti cautelari, emessi dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, scaturiscono dalle indagini condotte dalla Sezione GOA del GICO GDF, grazie alle quali è stato possibile individuare e smantellare un sodalizio criminale che, da diversi anni, era particolarmente attivo nell’importazione dall’Olanda e dalla Spagna di ingenti partite di cocaina e altre sostanze stupefacenti, rivendute all’ingrosso anche in mercati diversi da quello campano fra cui, principalmente, quello pugliese.

Le redini dell’organizzazione erano rette da Sabatino PINTO (cl. 1962), il quale dirigeva tutte le attività operative e logistiche, comprese quelle finalizzate al recupero dei crediti vantati nei confronti degli acquirenti, avvalendosi della collaborazione degli altri membri del gruppo criminale, rappresentati da Michele BOCCIA (cl. 1956) e Giancarlo CICALESE (cl. 1985). Era lo stesso PINTO, infatti, a intrattenere i rapporti con i fornitori della droga (a volte recandosi personalmente all’estero per concludere le trattative e assicurarsi la corretta consegna della merce), a gestire i contatti con i corrieri per l’organizzazione dei trasporti e, soprattutto, a finanziare l’acquisto delle partite di stupefacente unitamente a Salvatore CHIERCHIA (classe 1974).

La cocaina acquistata in Spagna e in Olanda veniva trasportata in Italia a bordo di mezzi gommati provvisti di regolare carico di copertura (generalmente fiori e/o abbigliamento). Nel corso delle indagini, svolte principalmente attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali e con l’esecuzione di delicati servizi di osservazione e pedinamento sul territorio, sono stati sottoposti a sequestro 36 chili di cocaina, con l’arresto in flagranza di reato di tre “corrieri”. La cocaina sequestrata, sul mercato di vendita al dettaglio, avrebbe fruttato oltre 10 milioni di euro.

L’intera attività investigativa si è svolta con il costante coordinamento, anche a livello internazionale, della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.

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