Provincia. Nell’inchiesta sul “palazzo degli orrori” del Parco Verde di Caivano spunta anche un file. Un audio allegato ad un video prodotto durante le indagini difensive dagli avvocati Sergio e Angelo Pisani. L’inchiesta è quella per la morte di Antonio Giglio, morto anche lui in circostanze analoghe alla piccola Fortuna (violentata e uccisa con un volo di diversi metri da una finestra).

Da questo video verrebbero fuori dettagli inquietanti che potrebbero incastrare la madre Marianna Fabozzi, già indagato per la morte del bimbo ed accusata in concorso per il delitto di Chicca.

A parlare – come riporta il quotidiano metropolisweb.it – è Antonella Caputo, sorella di Raimondo “Titò”, l’uomo in carcere per gli abusi su Fortuna. Antonella conferma di aver visto la donna «alzare la tapparella» per buttare il figlio di sotto, aver nascosto la sua scarpetta («‘a scarpa, una sola, ‘a scarpa la tolse lei, nun saccio poi che fine ci ha fatto fare»), ma soprattutto di averlo fatto per una sorta di ritorsione nei confronti del suo ex-marito (il padre di Antonio Giglio): «Quelli ricattavano il marito… dice che lui voleva dare i soldi solo al bambino al che lei disse: niente a me, niente a nessuno».

La frase viene ascoltata anche da un’altra donna che chiede: «Madonna mia, ma perché lo ha fatto?» «Eh, quella non sta bene con la testa – risponde Antonella Caputo – Io sto piena di ansia, perché so che è stata lei». Il video ora è agli atti della procura. Il dettaglio – agghiacciante – rivelerebbe un movente legato a questioni economiche. Una madre disposta a uccidere il figlio per soldi.

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