Il concorso per entrare in polizia finisce sotto la lente d’ingrandimento dell’Autorità anticcorruzione guidata da Raffaele Cantone. Troppi vincitori campani. E c’è già chi parla di “concorso truffa”. Il bando riguardava 559 apiranti allievi agenti. La prima prova – come scrive Il Mattino – si è tenuta il 13 maggio e ben 194 candidati non hanno sbagliato nemmeno una delle ottanta risposte, un record. 134 hanno commesso un solo errore e 93 ne hanno commessi 2. In totale 421 persone che si sono cimentate su un test a risposta chiusa di cui non era stata in precedenza pubblicata la banca dati risultando praticamente infallibili. Basta guardare il grafico dei risultati per notare un’impennata finale in corrispondenza proprio delle votazioni più alte, quelle superiori al 9.

Il risultato è risultato per questo sopetto, facendo scattare così l’inchiesta da parte dell’Anac. Adesso di prevedono una raffica di ricorsi. Il segretario campano del sindacato Silp Cgil, Tommaso delli Paoli «dopo una attenta e dinamica riflessione, denuncia lo stato di confusione in cui versa, ormai da anni, l’ufficio per le attività concorsuali, situazione questa diventata ormai insostenibile» e chiede quindi una «attività ispettiva del preposto ufficio». Lo stesso sindacato ha infatti pubblicato sul suo sito l’elenco nominativo dei candidati ammessi alla prova fisica: “Una anomalia visto che i nomi degli idonei sono protetti dalla normativa sulla privacy e quindi ogni candidato ha accesso solo alla propria posizione”. Il diario degli accertamenti dell’idoneità fisica, psichica ed attitudinale è stato rinviato e dovrebbe essere pubblicato il 17 giugno.

Su facebook si sono formati anche dei gruppi di protesta ed è partita una raccolta firme per chiedere lo stop delle prove.

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