Marano. Da quando sono stati espulsi dal ciclo lavorativo, in seguito al passaggio di cantiere tra le ditte   Falzarano ed Ego Eco,  i 17 dipendenti ex Falzarano stanno ogni mattina fuori al Comune.  Aspettano, in maniera dignitosa, che prima o poi arrivi anche per loro la buona notizia dell’assunzione. Non hanno mai perso la speranza di essere ingaggiati pure loro  dalla TecknoService, la nuova ditta che sta curando il ciclo dei rifiuti in città, dopo l’uscita di scena
dell’impresa di Cassino per inadempienze contrattuali. Le promesse del sindaco e dell’assessore all’Ambiente, Denis Scarmozzino, finora non si sono concretizzate.

Qualche settimana fa, i 17 disoccupati, presi dallo sconforto,  in quanto ognuno di loro ha una famiglia da sfamare, inscenarono una manifestazione di protesta, incatenandosi all’ingresso del Comune. Da quel giorno  sono seguite altre promesse, ma la cruda realtà è che dopo tre mesi sono ancora senza lavoro.

Ora si aprirebbe qualche spiraglio. La nuova impresa sarebbe intenzionata ad assumerli, ce lo ha riferito uno dei massimi dirigenti della TecknoService, ma occorre che il Comune faccia la sua parte. In che modo? Commissionando lavori supplementari, rispetto a quelli fissati nel contratto, ma è fondamentale che apra i battenti l’isola ecologica di Località La Volpe e che il Comune affidi la gestione alla TecknoService. Il Centro raccolta è pronto già da diversi mesi, ma manca ancora il piano economico-finanziario che ne stabilisca i costi di gestione. Ma è stato commissionato? Intanto, il tempo passa e i17 dipendenti ex Falzarano sono ancora senza lavoro.

Mimmo Rosiello

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