Giuro credo di non aver sofferto mai tanto nei minuti finali, in una partita strana, non bella, non fortunata. Il Carpi ci mette del suo, l’autobus è già parcheggiato ma a fermare il Napoli ci pensa Doveri e il suo assistente. La maglia larga di Callejon grida ancora vendetta così come la posizione perfetta dello spagnolo ad inizio ripresa che segna e viene fermato dal guardalinee che con zelo scientifico alza la bandierina. Sapevamo tutti che sarebbe stata una partita strana e se anche Sarri ci aveva tranquillizzato sull’attenzione dedicata al Carpi era chiaro che la frenesia era tanta. Frenesia dedicata a quella Juve che non ha avuto, finalmente vita facile a Frosinone. Sembra difficile raccontare la partita. C’è da santificare l’ottava vittoria consecutiva, record per la nostra squadra, poi la gara forse non la ricorderemo per essere la più bella. Il primo tempo gli azzurri spingono, il Carpi difende ordinato. Nella ripresa la musica non cambia e fortunatamente arriva il rigore. Koulibali, un gigante, ancora una volta si porta avanti e ancora una volta una trattenuta plateale in area. Doveri non può chiudere gli occhi e assegna il rigore che Higuian non sbaglia. 24 su 24 e si vola. Si vola verso Torino, in una gara che forse non varrà la stagione. Godiamo ancora e poi vedremo cosa succederà….

 

Francesco Molaro

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