I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata hanno dato oggi esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di cinque indagati (tutti detenuti per altra causa) ritenuti responsabili, a vario titolo, di omicidio premeditato, detenzione e porto di armi, ricettazione e spari in luogo pubblico, tutti con l’aggravante delle finalità mafiose.

L’indagine, condotta dal settembre 2014 al luglio 2015, ha consentito di ricostruire il movente e la dinamica dell’omicidio di Serra Giuseppe, perpetrato il 6 giugno 2007 in Torre del Greco, identificandone i mandanti e gli esecutori in Papale Pietro, Palomba Bartolomeo, Tutti Sebastiano„ Grazioli Pasquale, (raggiunti da misura cautelare in carcere) e De Blasio Francesco (oggi collaboratore di giustizia e raggiunto dalla misura degli arresti domiciliari), elementi apicali del clan camorristico “Di Gioia – Papale”, all’epoca dei fatti operante sul territorio di Torre del Greco ed Ercolano.

Serra Giuseppe, conosciuto con l’alias di “Peppe o’svizzero”, era stato scarcerato da appena un anno, al termine di una reclusione lunga 25 anni per aver militato nella disciolta Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo, o’professore. Con quest’ultimo, infatti, era stato anche imputato, avendone preso parte nel 1978, all’omicidio del consigliere comunale Pasquale Cappuccio di Ottaviano. Dopo la sua scarcerazione il Serra Giuseppe, con l’appoggio del clan Chierchia della vicina Torre Annunziata (a sua volta alleato con il clan Gionta, nonché con il clan Birra-iacomino di Ercolano), avviava in proprio attività estorsive e traffico di stupefacenti a Torre del Greco. Proprio la sua espansione su quel territorio aveva decretato la sua morte.

Infatti, nel pomeriggio del 6 giugno 2007, Serra Giuseppe venne invitato ad una riunione ove si sarebbe dovuta discutere la nuova geografia criminale sul territorio; al termine dell’incontro, la vittima, che percorreva a bordo del suo ciclomotore la strada per tornare a casa, venne raggiunto da un commando di sicari predisposto lungo l’itinerario, e da questi attinto da 5 colpi esplosi da una pistola tipo guerra calibro 9×19, che lo raggiunsero in più regioni del corpo, cagionandone il decesso.

Nei confronti degli odierni indagati, il Nucleo Investigativo di Torre Annunziata ha già eseguito diversi provvedimenti emessi dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, sia per reati di tipo associativo sia contro la persona, contro il patrimonio, nonché relativi alle armi. Proprio in virtù dello spessore criminale degli indagati, tre di loro, ovvero Tutti Sebastiano, Palomba Bartolomeo e Papale Pietro, sono sottoposti al regime detentivo previsto dall’art. 41 bis dell’Ordinamento Penitenziario.

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