barbieri parrucchieri zona rossa

A partire da domani più di mezza Italia sarà zona rossa. Dopo Campania, Molise e Basilicata, anche Lazio, la provincia autonoma di Trento, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto, Puglia e Marche, rientreranno nella fascia delle massime restrizioni.

Cosa cambia per centri estetici e parrucchieri

Il DPCM del 14 gennaio 2021 prevedeva la possibilità anche in zona rossa per i parrucchieri di continuare a esercitare la loro professione e imponeva la chiusura soltanto ai centri estetici.

Una decisione che è stata poi annullata da una sentenza del Tar del Lazio (in seguito al ricorso di Confestetica) che, non vedendo alcun motivo di applicare una discriminazione tra questo tipo di servizi alla persona, ha dato il via libera all’apertura anche dei centri estetici.

Con il DPCM successivo del 2 marzo 2021, in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, è arrivata una nuova stretta per entrambe le categorie: di nuovo serrande abbassate e divieto di esercitare la professione nelle regioni rosse. Restano invece aperti in zona arancione e gialla.

Il ricorso di Confestetica

La battaglia però è aperta. Anche stavolta Confestetica ha presentato ricorso al TAR del Lazio per chiedere che non ci siano ulteriori discriminazioni. Nell’occhio del ciclone stavolta sono finiti i medici estetici e i podologi, che pur offrendo alcuni servizi analoghi a quelli proposti dai centri estetici, hanno la possibilità di restare aperti.

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