FELTRI TERRONE DIFFAMAZIONE

Utilizzare la parola “terrone” non è diffamazione perchè la razza terrona, come quella polentona, non esiste. E’ con queste motivazioni che il Giudice di Pace di Cava de’ Tirreni – nella provincia di Salerno – ha assolto il giornalista Vittorio Feltri dall’accusa di diffamazione, dopo che il fondatore ed ex direttore del quotidiano Libero era stato denunciato da un cittadino campano per aver utilizzato, in un suo articolo, la parola “terroni” per definire i meridionali (la parola viene utilizzata spesso con una connotazione negativa).

Feltri, “terrone non è diffamazione”

E’ giunta la sentenza e secondo il giudice il fatto non sussiste, perché la parola “terroni” non identifica nessun gruppo di persone e quindi non può semplicemente essere utilizzata come una parola negativa o offesa come lo era stata ritenuta da tanti cittadini del Sud. “Il reato si configura solo quando è riferito a un’etnia o gruppo religioso” spiega il giudice, secondo cui non è questo il caso.

Il quotidiano Libero celebra la sentenza scrivendo: “Respinta la richiesta di risarcimento danni mossa da un cittadino campano, che ci accusava di odio razziale e di diffamare i meridionali, e lo ha condannato a rifondere tutte le spese” scrivono sul quotidiano fondato dallo stesso Feltri. Per Libero, ancora, “la polemica giornalistica non è un testo per educande e neppure una lettura da fare in chiesa. È lecito usare toni pungenti e incisivi e formule verbali che non sono normalmente adoperate nei rapporti interpersonali”.

Gli attacchi ai meridionali

Non è questa l’unica volta che Feltri ha utilizzato parole offensive nei confronti dei meridionali. In una delle ultime esternazioni disse che “sono inferiori”. Lo scorso giugno, lo stesso Feltri ha deciso di dimettersi dall’Ordine dei Giornalisti, forse proprio dopo i tanti provvedimenti disciplinari presi nei suoi confronti.

 

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