Non sarà un Natale solitario, ma ci saranno delle restrizioni. A dirlo è Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, in un’intervista a La Stampa. “Ci sarà un provvedimento che riguarderà Natale: si deve dire che non deve essere un Natale solitario, ma che le famiglie possono riunirsi nel nucleo ristretto, parenti di primo grado, fratelli e sorelle”, ha detto Zampa.

“La gran parte delle restrizioni attuali è bene che restino, magari con un allentamento del rigore per alcuni esercizi”, ha sottolineato. E se i cenoni di famiglia, seppur tra pochi parenti, sono assicurati, non si può dire di certo lo stesso per la crescita del Pil.

Nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, nella parte dedicata agli effetti previsti in uno scenario di recrudescenza dell’epidemia, si prefigura una caduta del Pil nel 2020 a doppia cifra, che potrebbe costare all’economia italiana altri 25 miliardi.

Per Confartigianato, che rappresenta più di 500 mila aziende, un’impresa su tre rischia di non superare una seconda chiusura prolungata nel tempo.

Per l’Ufficio studi di Confcommercio ci sono 30 miliardi di euro di consumi aggiuntivi a dicembre da salvare. E non solo: nell’ultimo mese dell’anno la spesa complessiva per consumi vale attorno ai 110 miliardi di euro (su un totale annuo di 900 miliardi) grazie alle tredicesime e alle feste natalizie. Una nuova chiusura potrebbe determinare un taglio netto alla spesa.

Preoccupa anche l’occupazione. Nel secondo trimestre del 2020 l’Istat ha rilevato che per effetto della pandemia e delle limitazioni sono andati in fumo oltre 800 mila posti di lavoro. Un quadro che rischia di aggravarsi ulteriormente.

 

 

 

 

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