Espedienti fantasiosi per aggirare le ordinanze e celebrare ugualmente un matrimonio. Tra i tanti spose in borghese o invitati che entrano a turno nel ristorante come in una fabbrica.

Campania, escamotage per aggirare le ordinanze anti-matrimonio

L’ordinanza del governatore Vincenzo De Luca che ha bloccato feste e cerimonie ha infatti gettato nel panico decine di coppie costrette a rivedere l’intera organizzazione a partire proprio dal numero di persone invitate. A rendere noti gli espedienti messi in campo dagli sposi sono stati i fotografi di cerimonia che ieri hanno manifestato a Piazza del Plebiscito a Napoli contro i provvedimenti a danni del settore.

“Il problema principale era il numero di invitati al ristorante – ha spiegato uno dei fotografi che ha condiviso con altri quanto accaduto – ed allora c’è chi come i miei clienti, ha spostato il banchetto in locali sulla costa laziale. Un’altra coppia prima di entrare al ristorante ha fatto all’esterno il taglio della torta e poi tolti gli abiti nuziali hanno continuato, in borghese, il pranzo come semplici clienti”.

I fotografi raccontano di un’altra coppia che ha condiviso parte della giornata con i parenti stretti, sempre rispettando il limite dei trenta, che poi ad una certa ora, come accade in fabbrica quando c’è il cambio turno, lasciato il ristorante si sono alternati con altrettanti invitati. “E’ mortificante mettere in atto espedienti pur di festeggiare quello che dovrebbe essere il giorno piu’ bello per una coppia di giovani ed e’ ridicolo che un ristorante che ha una capienza in sicurezza di decine di posti non possa ospitare un matrimonio – si lamenta un fotografo – quanto deciso da De Luca e dopo condiviso anche dal Governo, ha come unico risultato soffocare ancora di piu’ il settore del ‘wedding’ al quale sono collegate decine di attivita’ e migliaia di lavoratori”.

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