negozi aperti domani 14 aprile

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, venerdì scorso nell’annunciare il nuovo decreto di restrizioni per il coronavirus fino al 3 maggio ha promesso che “se ci saranno le condizioni” all’elenco di attività aperte ne saranno aggiunte di nuove. In questi giorni, il gruppo di tecnici ed esperti, guidati da Vittorio Colao, è al lavoro per avviare la fase 2, ma intanto da domani riparte il commercio di carta, cartone e articoli di cartoleria, riaprono le librerie e i negozi di vestiti per bambini e neonati, ovviamente solo nel caso in cui potranno garantire tutte le regole di sicurezza.

Le eccezioni

Sono confermati, tuttavia, tutti i limiti agli spostamenti, restano chiuse le scuole e le università , non ripartono le attività produttive ritenute non essenziali. Inoltre, alcune regioni come la Lombardia, il Piemonte, la Campania e il Veneto si sono avvalse della facoltà di emettere ordinanze ancora più restrittive.

Supermercati e ipermercati

Uno dei settori che nei giorni scorsi è stato al centro delle discussioni è quello delle vendite al dettaglio di alimenti: le lunghe code per fare la spesa, soprattutto nelle grandi città, hanno suggerito alcune modifiche. Così, l’ultimo decreto Conte dispone nuove “Misure per gli esercizi commerciali” (regole operative). Diventa obbligatorio l’uso di guanti monouso e di gel disinfettante all’ingresso dei negozi. I supermarket dovranno fornire mascherine ai lavoratori, tenere aperti con orari di apertura più lunghi per evitare assembramenti, fare le pulizie due volte al giorno e individuare percorsi per entrare e uscire (di solito ci sono nei grandi supermercati, ma non nei negozi piccoli) in modo da evitare l’incrocio a distanza ravvicinata tra chi entra e chi esce. Negli ipermercati riapriranno i negozi di articoli per bambini, cartolerie e librerie, tutti gli altri, al di fuori degli alimentari, resteranno chiusi.

Commercio al dettaglio

Come detto, il nuovo decreto impone regole più rigide per i piccoli negozi, anche quelli che erano già aperti: oltre ai minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari, quelli di commercio al dettaglio di prodotti surgelati, commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici, commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati. Sono sempre rimasti aperti, per la gioia di chi ha approfittato per fare lavori in casa o bricolage i negozi di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico, articoli per l’illuminazione

Negozi per la cura della persona

Le farmacie e i para-sanitari sono sempre stati aperti, così i negozi di articoli igienico-sanitari, di medicinali non soggetti a prescrizione medica, di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati, le profumerie, prodotti per toletta e per l’igiene personale.

La cura degli animali

I servizi veterinari non hanno mai chiuso, pur nel rispetto delle regole per il distanziamento, così come i negozi specializzati in prodotti per gli animali, che (purtroppo) altre al cibo hanno potuto continuare a vendere anche gli animali.

Gli acquisti su internet

Comprare online non è mai stato vietato, cosa che ha però posto seri dubbi sulla sicurezza di chi deve effettuare le consegne e chi lavora nei magazzini di smistamento. Non sono mai stati chiusi anche i negozi specializzati di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni,  di materiale per ottica e fotografia. In funzione anche i distributori automatici e tutti i distributori di carburante, sia per auto sia per il riscaldamento.

Fonte: La Repubblica

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