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Confermato l’arrivo del coronavirus dalla Cina anche in Italia. Il contagio della polmonite Wuhan si è esteso anche da noi. Ma quali sono i sintomi? Quali le conseguenze e quali le cure possibili?

Come si trasmette il coronavirus: il contagio in Italia

Ieri sera il premier Giuseppe Conte ha confermato la presenza di due soggetti infetti sul territorio italiano. Si tratta di due turisti cinesi, una coppia in vacanza in Italia, rispettivamente di 67 e 66 anni, in soggiorno a Roma. Sono atterrati a Malpensa il 25 gennaio e ieri erano al Grand Hotel Palatino di via Cavour. La camera d’albergo dove i coniugi hanno alloggiato è stata sigillata dalla Polizia ed è soggetta ad accertamenti sanitari. La presenza del virus cinese in Italia ha comportato l’attivazione di tutti i protocolli sanitari e i cordoni di sicurezza previsti dalla legge. Adesso il Ministero della Salute sta cercando di ricostruire tutti i passaggi dei due turisti cinesi.

Ma come si trasmette la polmonite cinese? Si tratta di un coronavirus simile a quello del raffreddore. Si trova comunemente nel mondo animale e passa all’uomo con un contatto diretto, non a caso, secondo una prima ipotesi, ad ammalarsi sono stati i frequentatori di un mercato di esemplari vivi. Tra uomini, virus del genere passano attraverso la saliva che finisce nelle mucose di un’altra persona. Se la saliva finisce su un oggetto esterno, il virus può sopravvivere non più di venti minuti se non viene trasmesso in un altro organismo ospite. Quindi è da considerare un falso allarme il pericolo di un contagio da virus cinese attraverso i prodotti che arrivano dall’Estremo Oriente.

Conseguenze del coronavirus e gli effetti sull’organismo

Gli effetti provocati dall’arrivo del coronavirus sono molteplici. Possono essere di ordine economico, sociale e fisiologico. Dal punto di vista economico, si sta già assistendo a notevoli danni sui trasporti. L’economia cinese ha subito un rallentamento e gli esperti prevedono una contrazione del Prodotto Interno Lordo, a fine anno, dell’ordine dell’un per cento. Sul piano sociale, è vera e propria psicosi anche in Italia. Tantissimi gli italiani che si sono affrettati ad andare in farmacia per acquistare le mascherine protettive o per informarsi sulle possibili conseguenze del contagio. Intanto il premier Conte, dopo una riunione straordinaria del Consiglio dei Ministri, ha dichiarato lo stato di emergenza.

Sul corpo gli effetti sono analoghi a quelli di una gravissima polmonite. Non appena si concretizza il pericolo di un’infezione da coronavirus, il paziente viene immediatamente ricoverato presso una struttura sanitaria specializzata in malattie infettive. A Roma c’è lo Spallanzani. A Napoli, invece, il Cotugno, dove alcuni giorni fa fu isolata e sottoposta ad esami una coppia di giovani coniugi cinesi, poi risultata negativa al virus di Wuhan. Ad ogni modo, nonostante i falsi allarmi, anche l’organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha ormai definito il coronavirus un’emergenza sanitaria mondiale.

Sintomi del Coronavirus: l’incubazione (Italia)

La sintomatologia del virus cinese è varia. Apparentemente i campanelli d’allarme sono molto simili a quelli influenzali e questo può ingenerare confusione, come è avvenuto anche a Civitavecchia. L’incubazione del virus di Wuhan può durare dai 10 ai 14 giorni. Quindi prima che si manifesti la malattia, può trascorrere molto tempo. Eppure è proprio durante questa fase che il soggetto infetto risulta più contagioso e può trasmettere il coronavirus ad altre persone. La paura del contagio anche in Italia però è ormai radicata nella popolazione e basta poco per scatenare il panico generale. Ad ogni modo, nonostante le somiglianze con altre comuni influenza, i sintomi principali sono:

  • febbre (alta)
  • tosse
  • difficoltà respiratorie
  • senso di malessere generale

I casi più gravi possono degenerare in polmonite, sindrome respiratoria acuta grave (Sars), insufficienza renale e morte. Al momento i decessi accertati, in Cina, sono quasi 200. Ma il numero è destinato a crescere visto che il picco è previsto da qui al mese di febbraio/marzo, quando la pandemia dovrebbe raggiungere il numero di almeno 100mila contagiati. In Europa, al momento, non ci sono morti. Quindi neanche in Italia.

Come prevenire il Coronavirus: la cura

Al momento non esiste una cura per la polmonite cinese. Il vaccino è in fase di lavorazione. Anche gli Stati Uniti stanno lavorando alla sua realizzazione dopo i primi casi di contagio sul territorio americano. Quindi, al momento, l’unica cura esistente è quella prevista per le comuni influenze. Ci sono tuttavia alcuni accorgimenti importantissimi che permettono di prevenire il contagio e la diffusione del virus anche in Italia.

Nel dettaglio, vi forniamo alcuni suggerimenti per evitare di entrare in contatto con il virus cinese e di essere contagiati è opportuno seguire alcune regole basilari.

  • Lavare spesso le mani
  • Starnutire e tossire in fazzoletti usa e getta
  • Gettare fazzoletti usati in cestini
  • Usare la mascherina in caso di influenza
  • Evitare frutta e verdure non lavate
  • Evitare carne cruda o poco cotta
  • Evitare bevande non imbottigliate
  • Evitare di andare nei mercati di prodotti alimentari freschi
  • Evitare il contatto con persone che hanno sintomi sospetti
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