arresti carabinieri auto

Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, i Carabinieri della Compagnia di Giugliano in Campania (Na), tra le Province di Napoli e Caserta, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 8 persone. Di queste 4 agli arresti domiciliari e 4 con divieto di dimora. Devono rispondere di associazione per delinquere, estorsione, riciclaggio, ricettazione e furto di autoveicoli.

Sant’Antimo, furti d’auto

Le attività investigative, condotte dalla Tenenza di Sant’Antimo (Na) sono andate avanti dall’agosto del 2018 al marzo del 2019. Sono scaturite in seguito ad un servizio ordinario di controllo alla circolazione stradale nel corso del quale i militari si accorgevano che su due autovetture non vi era corrispondenza tra il numero di targa e quello di telaio.

Le indagini  si svolte con l’ausilio delle intercettazioni ambientali e telefoniche, di servizi di osservazione, controllo e pedinamento. Venivano acquisiti gravi elementi indiziari circa l’esistenza di una stabile organizzazione. I partecipanti, a secondo del proprio ruolo, commettevano i furti delle autovetture il cui numero di telaio veniva poi alterato affinché potessero essere nuovamente immesse sul mercato.

Contatti con altri paesi europei

L’organizzazione si avvaleva anche di contatti in altri paesi europei, quali Germania e Spagna. L’obiettivo era di acquisire autovetture di provenienza illecita sulle quali veniva effettuata una operazione di “ripulitura”. Questa veniva effettuata mediante la predisposizione di documenti falsi, la ripunzonatura dei numeri di telaio originali e l’utilizzo di targhe riprodotte atte i simulare la provenienza estera delle autovetture.

Gli indagati

Le attività investigative hanno consentito, infine, di ricostruire episodi estorsivi ai danni delle vittime dei furti che venivano costrette ad elargire somme di denaro al fine di riottenere la disponibilità del veicolo e di individuare le concessionarie compiacenti che ponevano in vendita i suddetti veicoli. Nell’ambito delle indagini sono indagate, a vario titolo, altre 41 persone; si è stimato un giro di affari di quasi 2 milioni di euro.

I nomi degli arrestati sono:

  • Amabile Raffaele
  • Badillo Roberto
  • Iorio Antonio
  • Telesco Pietro
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