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Ha aspettato nove mesi per un trapianto di cuore, visto che il suo era malato. Una attesa troppo lunga che è costata la vita ad Aimee Brady, 11 anni di Magherafelt, cittadina nelal contea di Londonderry, in Irlanda del Nord. Così la bimba sarebbe morta e solo oggi i media locali ne hanno dato notizia.

Aspetta 9 mesi per un trapianto di cuore: bimba muore a 11 anni

La piccola era in lista per il trapianto di cuore da gennaio. I genitori di Aimee avevano lanciato numerosi appelli affinché si trovasse un donatore compatibile con la loro bambina, condividendo la sua storia che in breve ha fatto il giro del mondo.

Le persone le hanno inviato lettere di supporto e denaro. Ma non è bastato. La telefonata che annunciava l’arrivo di un cuore funzionante non è mai arrivata ai parenti della bimba.

Il calvario di Aimee

Aimee aveva già subito per tre volte un intervento chirurgico a cuore aperto dopo essere nata con il ventricolo sinistro a doppia entrata difettoso con atresia polmonare, che le era stato diagnosticato quando ancora era nella pancia della mamma.

I medici l’hanno sottoposta alla prima operazione a soli 6 giorni dalla nascita, nel settembre del 2008. Poi la seconda 18 mesi e la terza all’età di cinque anni. Lo scorso giugno, quando già le sue condizioni avevano cominciato a peggiorare repentinamente, ha inaugurato una nuova unità specializzata dell’ospedale volta ad aiutare i bambini con difetti cardiaci insieme al capitano della squadra di rugby dell’Irlanda, Rory Best.

“Aimee sapeva che per sopravvivere un’altra persona sarebbe dovuta morire al suo posto”, ha scritto un giornalista della BBC che nelle scorse settimane è andato a trovarla e che ha dato la notizia del suo decesso. “È stato un piacere incontrarla e vedere il suo bellissimo sorriso”, ha concluso. “Aimee è stata una luce nella vita di tutti coloro che la conoscevano e il suo impatto è stato sentito più lontano con i benevolenti che hanno contattato lei e la sua famiglia da tutto il mondo. Ha ispirato tutti noi con il suo coraggio e i suoi sforzi per incoraggiare le persone a iscriversi al registro dei donatori. La ricorderemo per sempre”, è stato il commento di Child’s Heartbeat Trust, che le ha dedicato un lungo post sulla sua pagina Facebook.

 

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