cozze e tonno

Attenzione ai cibi che finiscono nel carrello della spesa perché i rischi per la salute sono tanti e piuttosto pericolosi. Il ministero della Salute ha chiesto il ritiro di un lotto di cozze e di tonno affumicato a tranci. Nel primo caso si tratta di sacchetti di rete da 2 chili e confezioni commerciali da 5-10 chili prodotti dalla Cooperativa Miticoltori Spezzini di Lerici (lotto numero 09-09-19 FL), per “la presenza di batteri patogeni, salmonella presente in 25 grammi di prodotto”.

Cozze e tonno affumicato: lotti ritirati

Nel secondo caso, il tonno affumicato a tranci (confezione da 2 chili, lotto di produzione Z1909253) è prodotto da Salazones Moti e distribuito in Italia da Riunione industrie alimentari. In questo caso, riporta il ministero della Salute, il motivo del richiamo precauzionale è “il sospetto di caso di sindrome sgombroide» o intossicazione da istamina. E invita i consumatori «di non consumare il prodotto o di riconsegnarlo al punto vendita acquisito”.

Cos’è l’intossicazione da istamina

L’intossicazione da istamina, nota come la “sindrome sgombroidea”, è negli USA una delle più comuni intossicazioni da ingestione di pesce. In Europa e in Italia, invece, i casi riportati sono pochi e scarsamente documentati. L’istamina si sviluppa in minima parte da fenomeni autolitici di origine tessutale e, per la maggior parte, dall’azione di enzimi elaborati da microrganismi durante i primi processi degradativi. L’attività di tali enzimi dipende dal contenuto di istidina libera nella sostanza alimentare e dalla temperatura.

Le quote più elevate di istidina sono state riscontrate nel tessuto muscolare di tonni, sgombri, sardine e aringhe. Temperature tra i 6°C e 20°C favoriscono la formazione di amina, mentre le basse temperature sono in grado di ritardare la sua sintesi batterica. Le elevate temperature di sterilizzazione dei processi di inscatolamento non sono in grado di inattivare quella già formata.

(fonte: Epicentro)

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