taglio dei parlamentari

Il Senato ha approvato la riforma costituzionale che prevede il taglio dei parlamentari. Nella Camera si passerebbe dai 630 deputati attuali a 400 mentre i senatori dai 315 attuali passerebbero ad essere 200. 

L’aula di Palazzo Madama ha espresso il voto, per la seconda e ultima volta: dei 230 votanti, 180 si sono dimostrati favorevoli e 50 contrari. Il sì ha, quindi, ottenuto la maggioranza assoluta. Il via libera definitivo potrebbe arrivare dalla Camera entro fine mese. Forza Italia, come già annunciato, non ha partecipato al voto.

Il disegno di legge costituzionale andrebbe a modificare gli articoli 56 e 57 e 59 della Costituzione, ed è stato battezzato dai parlamentari pentastellati la “legge taglia-poltrone”. La riduzione avrebbe “decorrenza dalla data del primo scioglimento o della prima cessazione delle Camere successiva alla data di entrata in vigore della novella previsione costituzionale”, afferma il testo presentato in Senato.

Soddisfatti i vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, entrambi presenti in aula. “Taglio di 345 parlamentari, fatto”, ha scritto Salvini sui suoi profili social commentando l’ok del Senato al ddl. “Adesso ci manca l’ultimo tempo per segnare il gol definitivo e far diventare il taglio dei parlamentari una riforma per sempre”, ha aggiunto Di Maio. Il vicepresidente del Consiglio poi prosegue: “Taglieremo poltrone e metteremo questi soldi a disposizione delle cose importanti per i cittadini italiani. Il taglio dei parlamentari è la fine di un’ingordigia politica andata avanti per decenni, è un’altra promessa mantenuta ed p un’occasione per ribadire il nostro modo di amministrare lo stato. Tagliamo i privilegi, tagliamo i politici e ridiamo al popolo. Questa volta il popolo italiano si riappropria di soldi che erano suoi”.

 

 

 

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