Cecilia Piva

Roberto Piva, il papà di Cecilia, verrà a breve iscritto nel registro degli indagati. Continuano le indagini dopo l’incidente avvenuto il 30 giugno al largo di Sant’Erasmo a Venezia. La dodicenne Cecilia Piva era su di un barchino in gita con i genitori, quando a seguito di un forte urto è sbalzata fuori dall’imbarcazione.

Omicidio colposo è l’ipotesi di reato con la quale la Procura di Venezia ha aperto un fascicolo sulla morte di Cecili. L’uomo, che era al comando dell’imbarcazione insieme alla dodicenne, alla compagna e il figlio più grande, potrà partecipare all’autopsia che accerterà le reali cause di morte.

Secondo le prime testimonianze un’onda anomala provocata da un lancione ha sbalzato la piccola Cecilia, dalla poppa, giù dal motoscafo. Le eliche dell’imbarcazione hanno mutilato anche un braccio della piccola ed inutile si è rilevato l’immediato intervento del papà per salvare la piccola.

“Stavamo andando piano”, questa è la prima affermazione dell’uomo ai giornalisti che si stanno occupando del caso. Mentre continuano le indagini, Spinea, il comune veneziano dove la bimba viveva con la mamma, è in lutto.

Il sindaco ha dichiarato: “Questo fatto mi colpisce profondamente anche come madre. In casi come questi l’unica risposta è il silenzio, e la preghiera per chi crede. Metteremo la bandiera a mezz’asta, quando verrano disposti i funerali. Il mio pensiero va alla famiglia tutta e in particolare alla mamma Martina ed al papà Roberto così duramente provati”.

 

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