armando del re marano latitanza

Aveva preparato la sua latitanza in un appartamento a Marano. Ma la Procura e gli investigatori sono arrivati prima che riuscisse a darsi alla macchia. Armando Del Re, “l’uomo nero” che ha sparato a Noemi, aveva pianificato la sua fuga dopo l’agguato in piazza Nazionale.

E’ quanto emerge dal provvedimento di convalida del fermo emesso dal Gip di Siena e da quello a carico del fratello 18enne, Antonio. Non solo: sempre dal fascicolo dell’inchiesta si legge anche che i due possedevano dei cellulari criptati, che poi sono stati probabilmente distrutti nella serata del cinque maggio, due giorni dopo il raid in piazza ai danni di Salvatore Nurcaro. In quel giorno, infatti, Del Re viene ascoltato in Questura e capisce di essere l’indiziato numero uno.

Fiuta il pericolo: gli agenti gli chiedono di camminare e lo filmano, per confrontare le sue fattezze fisiche con l’uomo nero del video. L’esame antropometrico gli mette pressione. Il 29enne torna a casa e avvisa i suoi. Via i cellulari. E poi il piano b: scappare. Stando alla richiesta di convalida del fermo, i due fratelli – dopo aver buttato i cellulari – avrebbero progettato una fuga lontano da Napoli, compiendo un accesso in un immobile a Marano, destinato a diventare il probabile covo della latitanza.

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