giuseppe dell'omo morto sant'antimo

Morire di lavoro. Una strage silenziosa con numeri impressionati. Ieri il dramma a Casoria, con un operaio schiacciato da un muro, stamani a Sant’Antimo con due lavoratori precipitati. Il bilancio è di un morto ed un ferito grave. I due stavano lavorando nella ex distilleria Palma in via Marconi.

L’immobile è abbandonato da diversi anni ed era oggetto a quanto pare di lavori di rifacimento. Seconda una prima ricostruzione, si trovavano sul tetto quando il solaio è venuto giù facendoli precipitare da un altezza di almeno 15 metri. Senza scampo Giuseppe Dell’Omo di Sant’Antimo.

Quando sono arrivati i soccorritori per lui purtroppo non c’era già più nulla da fare. Il collega, 43 anni, è stato invece ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Cardarelli di Napoli. Non sarebbe però in pericolo di vita dopo le prime cura. I due, secondo quanto accertato dai carabinieri della compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Andrea Coratza, erano regolarmente inquadrati nella ditta “Edil l’Olimpia“ incaricata di abbattere la vecchia struttura per la costruzione di un parco residenziale. Il pubblico ministero di turno presso la procura di Napoli nord ha disposto il sequestro dell’intera area e anche quello del corpo del muratore che è stato portato presso l’obitorio del secondo policlinico di Napoli dove verrà effettuata l’autopsia. Proseguono gli accertamenti dei militari dell’Arma sul rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro. Con la tragedia di questa mattina, in meno di 15 giorni nei comuni a nord di Napoli sono morte sul lavoro tre persone.

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