ERCOLANO – Già con figli o in attesa o costretti ad andare a lavorare per mantenere le famiglie. E’ lo scenario emerso dalle indagini dei carabinieri della tenenza di Ercolano sul fenomeno della dispersione scolastica. Parliamo di studenti tra i 7 e i 15 anni che non hanno mai frequentato la scuola o molto sporadicamente. Uno scenario di enorme degrado a cui hanno assistito i militari dell’arma durante gli interrogatori agli studenti. Nel corso delle indagini è emerso il caso di una quindicenne che ha scelto di lasciare la scuola per poter accudire la sua bambina di quattro mesi. «È inutile che vada a scuola, devo pensare lei», ha risposto l’adolescente agli inquirenti che le hanno chiesto le motivazioni dell’abbandono. Mentre due sue coetanee hanno deciso di lasciare la scuola perché incinta. La maggior parte degli studenti proviene dalla zona mare di Ercolano, quella più afflitta dai problemi di degrado e disagio sociale. Al momento sono indagati 68 genitori, padri e madri, di circa 40 studenti.

Dietro alcuni casi di evasione scolastica il fenomeno del bullismo gioca un ruolo, purtroppo, fondamentale. Una questione mai rivelata per timore di ritorsioni per cui non emersa dalle indagini ma riferita da assistenti sociali.

Anche il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, si è espresso sulla questione:«Episodi del genere fanno capire quali siano le condizioni in cui ci troviamo ad operare ogni giorno e di quanto complicato sia portare avanti in questi territori idee e progetti di legalità, cultura e turismo. Da questa operazione, purtroppo, emergono condizioni di grosso disagio che con l’ufficio scolastico comunale e gli assistenti sociali ci troviamo quotidianamente a fronteggiare». 

 

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