Quello che accade in Campania è da brividi. Ogni anno ad un certo punto finiscono soldi per diagnosi e prestazioni. Che significa? Che i centri convenzionati per le risonanze o per le Tac non possono più lavorare perché la regione non paga. I malati che hanno i soldi si curano, gli altri no. Stesso discorso per i laboratori di analisi.

Uno scempio frutto del magna magna degli anni passati ma anche di un fondo nazionale che ci penalizza in quanto regione “giovane” perciò, secondo Roma con meno ammalati. Una assurdità ancora  peggiore per le radio terapie. Dal 16 giugno non ci sono più fondi all’Asl Napoli 2: quella della terra dei fuochi. I malati di tumore e le possibilità di curarli aumentano ma le prestazioni potrebbero bloccarsi perché i soldi sono finiti. E se può essere un danno non farsi le analisi, interrompere le radio è una condanna a morte. Per ora le terapie stanno andando avanti ma a breve potrebbe scoppiare una vera e propria bomba sanitaria.

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