55 milioni di euro di multa. Più di 256mila euro al giorno potrebbe dover pagare l’Italia per l’emergenza rifiuti in Campania del 2008. Giovedì infatti la corte di giustizia di Strasburgo si pronuncerà sul ricorso nei confronti dell’Italia. Se deciderà che non sono state adottate tutte le misure necessarie arriverà senza sconti la supermulta europea.

Al nostro Paese si contenta di non aver adottato per la regione Campania tutte le misure necessarie per assicurare che i rifiuti siano recuperati o smalti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza recare pregiudizio all’ambiente e in particolare di non aver creato una rete adeguata di impianti di smaltimento.

Già nel 2010 la prima sentenza nella quale la Corte di Giustizia contestava alla Campania di non aver adeguatamente tutelato la salute dei propri cittadini. nella sentenza rileggeva: “La Repubblica italiana stessa ha ammesso la pericolosità della situazione in Campania per la salute umana”. Tutte le strategie messe in campo dall’Italia nel ricorso presentato per provare che in realtà l’emergenza rifiuti ha avuto solo minime ripercussioni sulla salute delle persone secondo la Corte “non sono tali da smentire la situazione preoccupante di accumulo di rifiuti nelle strade ha esposto la salute della popolazione a un rischio certo”. Insomma un’emergenza che a distanza di anni ancora ci costa molto cara.

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